Come pagare con lo smartphone per beneficiare delle nuove detrazioni fiscali 2025. Guida pratica con regole e documentazione.
Negli ultimi anni, i pagamenti digitali hanno trasformato il modo in cui le persone effettuano transazioni, offrendo velocità, comodità e sicurezza. L’uso crescente dello smartphone come strumento di pagamento ha reso possibile acquistare beni e servizi in pochi secondi, senza contanti e senza la necessità di utilizzare carte fisiche. Con i chiarimenti diffusi dall’Agenzia delle Entrate per il 2025, questa modalità non è solo pratica ma anche strategica, perché consente di ottenere detrazioni fiscali e ridurre l’imposta dovuta.
Il quadro normativo si basa sulla legge di Bilancio 2020 (legge 160/2019), che ha introdotto l’obbligo di usare strumenti di pagamento tracciabili per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali. Accanto a carte di credito, carte di debito, bonifici e assegni, rientrano anche i pagamenti via smartphone, a condizione che vengano effettuati attraverso un Istituto di moneta elettronica autorizzato e che rispettino i requisiti di identificazione dell’utente.

Come funzionano le detrazioni fiscali per pagamenti via smartphone
Come riportato da greenstyle.it, l’Agenzia delle Entrate, nella “Guida alle agevolazioni fiscali 2025” (pag. 24), precisa che i pagamenti effettuati con applicazioni mobili sono considerati tracciabili se il sistema consente di identificare in modo univoco il soggetto che esegue l’operazione. Questo requisito è rispettato quando l’applicazione è collegata a un conto corrente bancario o a un IBAN personale. In questo modo, ogni transazione è riconducibile a un nominativo e soddisfa le condizioni previste dalla legge.
Per dimostrare la tracciabilità, il contribuente deve conservare documenti idonei come la fattura o il documento commerciale rilasciato dal venditore, l’estratto conto bancario, oppure la conferma dell’operazione inviata via email dal gestore del servizio di pagamento. Tutti questi elementi costituiscono prove valide da presentare in caso di controlli fiscali.
Consigli pratici per non perdere il diritto alle detrazioni
Per sfruttare al massimo i benefici fiscali, è importante utilizzare esclusivamente applicazioni di pagamento autorizzate, evitare di pagare in contanti per spese che si intendono detrarre, e conservare sempre la documentazione relativa alle transazioni. È consigliabile anche verificare attentamente la dichiarazione dei redditi precompilata, integrando le spese che non risultano automaticamente inserite.
Secondo l’interpretazione ufficiale dell’Agenzia, la locuzione “altri sistemi di pagamento” comprende ogni modalità capace di garantire la tracciabilità e l’identificazione dell’utente, incluso lo smartphone. In un contesto in cui i pagamenti contactless stanno sostituendo rapidamente quelli tradizionali, questo approccio offre una combinazione ideale tra innovazione tecnologica e vantaggi fiscali.